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Correlazioni in Medicina



La valutazione quantitativa della remissione molecolare dopo trapianto autologo di cellule staminali predice la remissione nel lungo periodo del linfoma delle cellule del mantello


Presso l’University Hospital Schleswig-Holstein, in Germania, è stato compiuto uno studio clinico finalizzato a valutare l’impatto prognostico della malattia minima residua, mediante tecniche di biologia molecolare ( RQ-PCR, reazione a catena della polimerasi - quantitativa in tempo reale ) sul riarrangiamento clonale del gene IGH.

L’analisi è stata compiuta su 29 pazienti con linfoma delle cellule del mantello, trattati con radiochemioterapia ad alto dosaggio e con trapianto autologo di cellule staminali.

Circa il 52% dei 27 pazienti ( n = 14 ) valutabili per linfoma delle cellule del mantello dopo trapianto autologo di cellule staminali ha raggiunto la completa remissione clinica e molecolare, mentre il rimanente 48% ( n = 13 ) ha manifestato malattia residua minima entro il primo anno dal trapianto autologo di cellule staminali.

La remissione molecolare, dopo trapianto, è risultata predittiva di miglioramento dell’outcome ( esito ), con una sopravvivenza mediana, libera da progressione, di 92 mesi nel gruppo senza malattia residua minima, rispetto ai 21 mesi del gruppo con malattia residua minima ( p < 0.001 ).

La sopravvivenza generale mediana è stata di 44 mesi nel gruppo con malattia residua minima, e non è stata raggiunta dal gruppo senza malattia residua minima ( p < 0.003 ).

All’analisi multivariata, la remissione molecolare e la malattia bulky sono risultate fattori prognostici indipendenti per la sopravvivenza mediana libera da progressione ( p = 0.001 e p = 0.21, rispettivamente ).

Mentre la citoriduzione tipo CHPO ( Ciclofosfamide, Doxorubicina, Vincristina, Prednisolone ) ha avuto solamente una modesta influenza, la radiochemioterapia di mobilizzazione contenente Ara-C e quella mieloablativa hanno ridotto notevolmente la malattia residua minima.

La malattia residua minima valutata quantitativa nei prodotti delle cellule staminali dei 27 pazienti non è risultata predittiva per la remissione molecolare.

Gli Autori hanno concluso che il monitoraggio sequenziale quantitativo della malattia residua a seguito di trapianto autologo di cellule staminali è un potente indicatore dell’outcome di trattamento nel linfoma delle cellule del mantello.( Xagena2006 )

Pott C et al, Blood 2006; 107: 2271-2278


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